Io penso che sia una questione di equilibrio, nel senso che le lamentele possono essere utili solo nella misura in cui servono ad osservare attentamente noi stessi e la realtà che ci circonda, senza tuttavia diventare qualcosa che ci autodistrugge. Lamentarsi dei problemi, sia interni che esterni, può essere un punto di partenza per iniziare a lavorare per risolverli, con determinazione e saggezza... evitando comunque le lamentele eccessive e non costruttive...
Anche nel sostenere le proprie convinzioni si dovrebbe sempre cercare l'equilibrio tra coerenza, sicurezza e capacità di mettere in dubbio le cose al momento opportuno.
I Cavalieri Templari conoscono le strade per la ricerca dell'equilibrio interiore?
Ivan
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