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Gli antichi sacerdoti  RSS feed
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Cavaliere1
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Joined: Apr 29, 2019
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GLI ANTICHI SACERDOTI

Presso gli antichi Egizi, Sumeri e Greci il termine Sacerdote aveva un significato molto diverso da quello che è conosciuto ora.
Allora il Sacerdote era la persona più sapiente che si potesse trovare, le sue conoscenze erano ampie in tutte le discipline come l’astronomia, la matematica, la medicina, la letteratura ecc e veniva eletto Sacerdote da un consiglio di altri Sacerdoti proprio per la sua alta scienza.
A lui ricorrevano personaggi eminenti, studiosi e Re da ogni parte della terra.
Era praticamente un Nobel di oggi ma multidisciplinare.
Doveva inoltre aver dimostrato durante la propria vita una estrema rettitudine nel comportamento.
Quindi si diventava Sacerdote solo dopo aver raggiunto la maturità in una età non più giovane.
Questi saggi Sacerdoti avevano diviso l’anno in 12 mesi e nelle quattro stagioni e ciò serviva all’agricoltura.
Conoscevano le fasi lunari e pure i movimenti delle dodici costellazioni zodiacali con la precessione degli equinozi. Tramandavano ai loro successori per via orale o con scritti ermetici le loro conoscenze che avevano ricevuto presumibilmente da una avanzata civiltà antecedente esistente prima dell’ultimo diluvio. Spesso quelle conoscenze non erano ben comprensibili ma comunque venivano religiosamente tramandate come espressione dei loro Dei quando questi convivevano con gli uomini. Già a Sumer non tutte le antiche conoscenze sugli astri rimasero essendo a quei tempi incomprensibili e cosi’ nacque l’astrologia che già allora si credeva fosse utile per prevedere gli avvenimenti futuri.
Così il Sacerdote oltre che astronomo era anche astrologo ed allora i due termini avevano lo stesso significato.
Oggi l’astrologia è una stupida superstizione sapendo tutto ciò che si sa sull’universo.
Comunque anche in tempi più tardi come nell’antica Grecia il Sacerdote era soprattutto un Saggio cultore di varie discipline, spesso letterato, filosofo, astronomo e matematico a cui si ricorreva per avere consigli.
Il suo rapporto con il sentimento religioso era inteso come evocazione degli dei che permeavano e governavano tutto il cosmo.
La religione era un sentimento individuale che dava sicurezza sapendo che gli Dei erano vicini all’uomo nell’insegnargli la rettitudine presentando un modello di rettitudine e saggezza nella figura del Sacerdote.
Ma la Religione dell’antica Grecia non aveva mai preteso di essere quella Vera e assoluta che nega tutte le altre fino ad annientarle perfino con i massacri.
Sapevano che il Dio si può manifestare in vari modi mutando nel tempo e nello spazio e mantenendo immutato il messaggio cosmico di rettitudine e giustizia.
Non conoscevano l’intolleranza e il fanatismo .
La loro forza era data dall’alta levatura morale ed intellettuale dei loro Sacerdoti.
Non dovevano certo ricorrere alle persecuzioni degli infedeli per avere nuovi proseliti.
Nella religione Greca la tolleranza nasceva anche dalla consapevolezza, forse inconscia, che l’uomo non era il fine ultimo di tutto il creato come successivamente le religioni monoteiste ci hanno fatto credere Questa loro visione di una pluralità di mondi (Plutarco Il tramonto degli oracoli) li avvicina molto alle conoscenze che oggi abbiamo sull’universo e che non possiamo più ignorare considerandole solo fantascientifiche.
Ricordiamoci alcuni brani del Timeo o del Crizia di Platone dove un saggio Sacerdote egizio confida a Solone l’esistenza di una precedente civiltà molto evoluta chiamata Atlantide la cui presenza nell’Atlantico sembra definitivamente confermata. Questi saggi Sacerdoti permeano tutta l’opera di Platone e sono considerati fonte primaria di verità, spesso incomprensibili anche per loro, ma che si sono dimostrate vere anche dopo millenni. Per esempio anche il mantenimento di alcuni segreti che potevano essere divulgati solo a persone degne e sagge non era allora un atto di egoismo o peggio di sfruttamento settario delle conoscenze ma era, penso, un modo per preservare tali Verità e per non inquinare o distruggere la società se questi segreti fossero caduti in mano a persone avide di potere o ignoranti.
Nella nostra Era di Falsità è successo esattamente l’opposto e ogni giorno ne vediamo le conseguenze .
Questi Sacerdoti non ci sono più, il loro nome è stato usato impropiamente, i loro principi universali di Giustizia e Verità ignorati, al loro posto si è insediato il terrore, l’intolleranza, la presunzione di essere portatori del vero Dio perseguitando fino alla loro morte chi crede in Altro portando a guerre di Religione che continuano tuttora.
I Sacerdoti odierni vengono consultati, chissà perchè (!!), per faccende di cui loro sono totalmente non edotti.
Eppure queste sono le cose che accadono in questa Falsa Era che speriamo sia al termine!
Per concludere riportiamo ciò che diceva Proclo (412-485 D.C) eminente matematico, filosofo, astronomo e Sacerdote-teurgo delle ormai perseguitate divinità greche, quando onorava tutti gli Dei anche non greci: un filosofo deve essere un Sacerdote del mondo intero.
Onorando e pregando tutti gli dei rendeva Dio veramente Unico!
Altro che guerre di religione !!!

" Ascoltate, o possenti Salvatori, e per effetto dello studio dei libri divini,
mostratemi la pura luce, dopo aver dispersa la caligine,
perché io possa riconoscere bene il Dio immortale e l’uomo;
e sotto i gorghi letei il demone malefico
non ritenga per sempre me lontano dai beati;
e nei flutti dell'orrida generazione caduta,
l'anima mia, che pur non vuole a lungo errare,
un’espiazione terribile non costringa nei ceppi della vita.Ma, o Dei, guide di Sapienza fulgidissima,
ascoltatemi, e a chi si appresta verso un cammino che porta in alto,
rivelate i santi deliri e le iniziazioni delle parole sacre."

???Parte dell'"Inno a Tutti gli Dei" di Proclo ???

fonte
http://members.xoom.virgilio.it/Farf/iprimisacerdoti.htm
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